COMUNICATO STAMPA
La Politica, quella seria, è fatta di azioni concrete e non di mera propaganda. La Politica, quella seria, è fatta anche di rispetto dei ruoli e delle Istituzioni a qualunque livello, soprattutto di fronte alle emergenze. Nei 3 giorni di fuoco, nel vero senso della parola, che hanno colpito Roseto Capo Spulico, siamo stati vicini fisicamente ai nostri concittadini, siamo stati in quei luoghi mentre le fiamme bruciavano i sacrifici del loro lavoro, eravamo lì mentre andava in fumo un pezzo del nostro patrimonio naturalistico dal valore inestimabile. Per 3 giorni abbiamo cercato di domare le fiamme mettendo in campo tutti i nostri uomini e i nostri mezzi, mettendo a rischio la vita dei nostri volontari della Protezione Civile, chiedendo invano l’intervento dei mezzi aerei che avrebbero limitato notevolmente la portata dell’incendio e l’impatto dei danni alle proprietà private, alle aziende agricole, agli agricoltori e allevatori del nostro territorio. Da soli.
Il “Francamente pensavo peggio”, laconico commento dell’Assessore Regionale al Turismo – giunto all’indomani dello spegnimento degli incendi sui luoghi martoriati dalle fiamme, su invito della minoranza consiliare, per noi che sul nostro territorio lavoriamo tutti i giorni e conosciamo i sacrifici dei nostri agricoltori, ci stupisce e addolora. E Basterebbe questo per chiudere questa breve storia triste, iniziata male e decisamente finita peggio.
Nella nostra concezione di tutela dell’ambiente e della sicurezza del territorio, veder bruciare ettari di vegetazione boschiva e macchia mediterranea, e con essa la sicurezza delle abitazioni, dei cittadini, degli allevamenti, è un fatto di estrema gravità e di assoluta priorità, a maggior ragione se, come supponiamo, tutto questo sia stato causato da una azione dolosa. I danni rilevanti al patrimonio agro-forestale ed alla biodiversità, inoltre, ingenereranno pericolosi problemi di stabilità idrogeologica dei versanti in un territorio già estremamente fragile. Ma tutto questo, secondo l’Assessore Orsomarso, si riduce ad una sola abitazione intaccata dalle fiamme.
Tornando alla visita post incendio nelle nostre campagne, abbiamo appreso dell’arrivo dell’Assessore a Roseto tramite alcuni post su Facebook e siamo stati chiamati dal Capogruppo di Minoranza Prof Trebisacce a visita in corso o addirittura terminata.
Noi che siamo rispettosi dei ruoli e delle funzioni non abbiamo chiesto di essere presenti, ad un incontro organizzato dalla minoranza, ma non può neppure passare che non si sia avuta la cortesia di ricevere l’assessore regionale, che peraltro veniva a Roseto (Comune Bandiera Blu e Spighe verdi) per la prima volta! Una visione del genere non ci appartiene. Noi interpretiamo la politica come servizio e non come esercizio delle ragioni di una parte e ci hanno insegnato che le Istituzioni si rispettano, qualunque parte politica incarnino.
Ma tutto questo resta in secondo piano. Ciò che conta è il dovere di questa Giunta regionale di dare risposte ai Cittadini danneggiati dagli incendi. Noi la nostra parte l’abbiamo fatta. Ed è in questa direzione che ci siamo immediatamente attivati, all’indomani dello spegnimento dell’incendio e ben prima della venuta dell’Assessore richiedendo lo stato di calamità naturale e facendo un esposto per avere risposte sul ritardo degli interventi di soccorso. Servono risposte concrete e risorse adeguate anche per incrementare la videosorveglianza nelle aree rurali con l’utilizzo di termocamere che possono contribuire a prevenire gli incendi rilevando i punti caldi prima dell’innesco, e implementare le fototrappole che possano agire come deterrente e come strumento per individuare i responsabili di queste azioni dolose.
Come al solito, ci vogliono visione e risorse. Le visite sono certamente gradite. Ma la nostra terra ha bisogno di risposte, senza le quali anche le visite sono inutili.
Giovanni Pirillo
Comunicazione Istituzionale
Comune di Roseto Capo Spulico