LUOGHI DA VISITARE

COSA GUSTARE

Genuinità è la parola chiave per descrivere i prodotti locali. Quando qui si parla di genuino, i veri protagonisti sono la soppressata, la salsiccia ed il filettuccio dall’incomparabile sapore, prodotti che per la loro qualità e per il loro sapore si possono fregiare del Marchio di Qualità De.Co. di Roseto Capo Spulico.

E perché questi prodotti garantiscono tanto gusto?

Perché qui il maiale ancora si alleva nelle masserie della campagna dove si nutre di ghiande, farina di fave e ceci, erbe di campo e frutta appena colta dall’albero.

E poi vive libero, si muove in larghi spazi all’aria aperta, per cui la sua carne diventa più solida, consistente e, quindi, dal gusto più fragrante.

E se si vuole cambiare cibo, restando però sempre nel genuino DE.CO.?

Si può prendere dalla massaia una bella “Pitta liscia” e condirla con un filo d’olio extra-vergine d’oliva – ovviamente anch’essi a marchio De.Co., e farcirla con un classico della cucina tradizionale rosetana, peperoni e uova.

E la frutta? Se ne trova di ogni tipo, ma la regina – incoronata come “La più bella d’Italia” per il 2016 – è la ciliegia. Dalle proprietà organolettiche uniche e dalla bellezza disarmante, semplicemente lei, la Ciliegia De.Co. di Roseto Capo Spulico.

COSA FARE?

Alla foce del fiume Ferro, l’antico Acalandro, nel comune di Roseto Capo Spulico (CS), s’incontra il Parco “Qualità della Vita”. Una vera e propria palestra all’aperto, con attrezzi per esercizi a corpo libero, un ampio percorso ciclabile e piste per il passeggio e la corsa. Il fondo è in prato con erba naturale su cui sono insediati alberi autoctoni, il luogo ideale per praticare sport e mantenersi in salute.

Attigui al Parco, un campo di calcio a 5 e di tennis in sintetico di ultima generazione e lo Stadio Comunale con annesso verde attrezzato ed una magnifica pineta completano un Polo Sportivo di altissimo livello.

Se si parla di mare, non si può non fare riferimento al mondo della vela. Anche in questo caso, Roseto non resta a guardare, al contrario – caso singolare in Italia – ha contribuito alla nascita di un Circolo Velico, di cui l’Amministrazione Comunale è socio fondatore, per avvicinare gli amanti di questo sport a scoprire la magia di questo luogo da altre prospettive.

Un bagno nel mare Jonio e una giornata trascorsa a cavallo nei maneggi attrezzati del territorio completano il godimento di un percorso naturale di benessere nel comune di Roseto Capo Spulico.

E’ lei la “Ciliegia più bella d’Italia”. Rossa e carnosa, è diventata un vero investimento per Roseto. La si serve in vari modi e non solo con i dolci o i gelati; infatti vanno a ruba, nei ristoranti del luogo, piatti con riso o pasta combinati con questo frutto, come, giusto per farvi venire l’acquolina in bocca, le Trofie ai frutti di mare con le ciliegie, o il coniglio alla ciliegia. Ma ci sono tante possibilità per poter gustare questa prelibatezza.

Ogni anno tra maggio e giugno la Festa dedicata a questo suggestivo frutto coincide con la Festa delle Primizie, di origine medioevale, con corteo storico, degustazione e vendita delle ciliegie.

Il ciliegio di Roseto cresce anche più a valle per la ventilazione costante della caratteristica brezza marina, microclima che consente alla ciliegia rosetana di essere una vera e propria “Primizia”, poichè giunge a maturazione in anticipo rispetto alla tradizionale stagione di fioritura. Oggi la Ciliegia De.Co. di Roseto è un prodotto di eccellenza del territorio e, anche per questo, un motivo in più per conoscere questo incantevole luogo. Una esperienza nei campi di ciliegie di Roseto Capo Spulico vi regalerà sensazioni, colori e sapori davvero unici…

La storia di Roseto si intreccia al mistero e al fascino dei suoi luoghi. In particolare, si riteine che il Castrum Petrae Roseto non fu solo fortezza militare, ma anche luogo religioso e templare.

A partire dalla pianta trapezoidale del castello, che testimonia il riferimento al Tempio di Gerusalemme, con i punti cardinali che ruotano attorno al maniero rosetano, e che richiamano i luoghi confinanti la Città Santa: a nord del tempio c’è il fiume Giordano, così come a nord del Castrum Petrae Roseti c’è segnata la Terra Giordana con il vicino paese di Montegiordano; ad ovest del Castrum è indicata la contrada Piano di Salomone, come ad omaggiare il cerchio di Salomone, costruttore del Tempio, riportato al piano terra del maniero rosetano. A sud c’è il Piano d’Orlando col richiamo a Re Artù ed ai cavalieri della tavola rotonda alla ricerca del Sacro Graal; ad est del maniero l’acqua del mar Jonio come ad est del Tempio di Gerusalemme scorre l’acqua del Giordano.

Altre importante ipotesi della templarità di questo luogo, il rinvenimento di slcuni segni esoterici: la Rosa Crociata, simbolo della famiglia Rosacroce, nota famiglia templare; il Giglio, il Cerchio di Salomone, che rappresenta l’unione delle tre religioni monoteiste; il Grifone; il Tetragramma di Heave; la Croce Cristiana; i numeri romani; e l’Agnus Dei raffigurato sull’onfale. Secondo alcuni storici, nel Castrum Petrae Roseto potrebbe essere transitata la Sacra Sindone, proprio nel peiodo del regno federiciano, in cui della Sindone non risultano riferimenti storici del passaggio attraverso i luoghi del continente europeo.

ULTIME NOTIZIE

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